09/06/11

FEP MISURA 2.1.1-Investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura – 20-06-11


La Regione Veneto, nell'ambito degli interventi del Fondo Europeo per la Pesca, ha emanato un bando per incentivare gli investimenti nel settore dell’acquacoltura volti migliorare la qualità dei prodotti, le condizioni di lavoro e di igiene, la salute dell’uomo e degli animali, nonché di ridurre l’impatto negativo (o accentuare gli effetti positivi) dei processi produttivi sull’ambiente.
Gli investimenti devono avere uno o più dei seguenti obiettivi:
- diversificazione finalizzata alla produzione o alla cattura di nuove specie con buone prospettive di mercato;
- applicazione di tecniche di acquacoltura che riducono l’impatto negativo o accentuano gli effetti positivi sull’ambiente in modo sostanziale rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore dell’acquacoltura;
- sostegno alle tradizionali attività dell’acquacoltura al fine di preservare e sviluppare il tessuto socioeconomico e l’ambiente;
- sostegno per l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici;
- miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore dell’acquacoltura.

La misura si articola nelle seguenti tipologie di intervento:
- costruzione di impianti di produzione di acquacoltura;
- ampliamento e\o ammodernamento di impianti di produzione di acquacoltura

Soggetti ammissibili a finanziamento sono le imprese del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura che occupano meno di 750 persone e realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro.
Non possono fruire delle agevolazioni previste dal presente bando i soggetti che, alla data di presentazione della domanda, risultino debitori di un finanziamento ai sensi del Programma SFOP sulla base di provvedimenti di revoca dei benefici concessi.
Le spese per la realizzazione degli investimenti sono considerate ammissibili dalla data 1 gennaio 2009.
La spesa massima ammissibile per singolo progetto è fissata ad Euro 300.000,00.
I progetti che prevedono una spesa ammissibile inferiore ad Euro 25.000,00 saranno considerati non ricevibili.
Gli investimenti ammessi a finanziamento beneficiano di un contributo pubblico pari al 40% della spesa ammessa riconosciuta. Qualora il beneficiario sia una impresa del settore della pesca professionale e dell’acquacoltura con numero di occupati compreso tra 250 e 749 e/o con fatturato compreso tra 50 Milioni di Euro e 199 Milioni di Euro, il contributo sarà pari al 20% della spesa ammissibile riconosciuta.
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni ottenute dal beneficiario per le medesime spese.

Sono ammissibili le seguenti spese:
- spese per costruzione e/o ampliamento o miglioramento di impianti di acquacoltura e maricoltura, per la riproduzione e la crescita dei pesci, crostacei e molluschi o altri organismi marini di interesse commerciale, ivi comprese le imbarcazioni di servizio (limitatamente alle nuove costruzioni);
- spese per acquisto di macchinari e attrezzature per impianti di acquacoltura e maricoltura;
- spese per il miglioramento delle condizioni d’igiene e sanitarie, delle condizioni ambientali, dei sistemi di produzione anche attraverso l’adozione di innovazioni tecnologiche;
- spese per lavori di sistemazione o di miglioramento dei circuiti idraulici all’interno delle imprese acquicole, compreso il riciclo delle acque reflue;
- spese per opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti agli impianti e/o agli accessori;
- spese per adeguamento dei mezzi alle esigenze aziendali (coibentazione/impianti frigoriferi);
- spese per acquisto di terreni, purché questi ultimi siano funzionali alla realizzazione dell’intervento, nei limiti del 10% della spesa riconosciuta ammissibile;
- spese per acquisto di beni immobili, purché direttamente connessi alle finalità dell’intervento previsto, che non siano stati oggetto, nel corso dei 10 anni precedenti alla data di presentazione della domanda, di un finanziamento pubblico, e che non siano già adibiti all’esercizio di attività inerenti la pesca e l’acquacoltura;
- spese per impianti che producono energia da fonti rinnovabili;
- spese per l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici;
- spese generali, nel limite massimo del 5% del totale delle spese preventivate e ritenute ammissibili, al netto delle spese stesse. Rientrano tra le spese generali: le spese bancarie per la tenuta di un conto corrente dedicato; le spese per garanzie fideiussorie; le spese progettuali; le spese tecniche; le spese per la realizzazione delle targhe esplicative e della cartellonistica finalizzate alla pubblicità dell’intervento, previste dall’art. 32 Reg. (CE) 498/2007.
La spesa sostenuta in relazione ad operazioni di locazione finanziaria (leasing) è ammessa solo per misure che riguardino investimenti per acquisto di beni immobili e mobili alle condizioni previste dal bando.
Non sono ammissibili le spese per:
- interventi di riparazione e/o manutenzione ordinaria o ammodernamento di imbarcazioni con licenza di pesca di V^ categoria;
- contributi in natura;
- nel caso di acquisto con leasing: i costi connessi al contratto (garanzia del concedente, costi di rifinanziamento degli interessi, spese generali, oneri assicurativi, etc.);
- materiali di consumo connessi all’attività ordinaria del beneficiario per i quali non sia dimostrata l’inerenza all’investimento finanziato;
- investimenti finalizzati a garantire il rispetto delle norme previste dalla normativa comunitaria in materia di ambiente, salute dell’uomo o degli animali, igiene o benessere degli animali, qualora le suddette norme diventino vincolanti per le imprese;
- spese relative ad opere in subappalto;
- interessi passivi;
- spese di alloggio;
- spese per procedure amministrative, brevetti e bandi di gara;
- acquisto di arredi ed attrezzature d’ufficio diverse da quelle informatiche e di laboratorio;
- opere di abbellimento e spazi verdi;
- tributi / oneri (quali le imposte dirette e i contributi per la previdenza sociale su stipendi e salari) che gravano sul cofinanziamento da parte del FEP, fatti salvi tributi / oneri effettivamente e definitivamente sostenuti dal beneficiario finale;
- IVA;
- canoni delle concessioni demaniali;
- spese di consulenza per finanziamenti e rappresentanza presso le pubbliche amministrazioni.

Nella redazione delle graduatorie, si terrà conto dei seguenti criteri di selezione:
- Progetti presentati dalle micro e piccole imprese ;
- Progetto esecutivo provvisto di tutte le autorizzazioni, concessioni, nulla osta, pareri necessari per la realizzazione dell’investimento;
- Integrazione verticale delle attività di allevamento;
- Progetto presentato da imprese a titolarità femminile;
- Miglioramento delle condizioni lavorative e di sicurezza dei lavoratori;
- Investimenti relativi al commercio al dettaglio svolto nell’azienda quando tale commercio formi parte integrante dell’impresa di acquacoltura;
- Progetti che prevedono l’utilizzo di tecniche di acquacoltura che riducono l’impatto negativo o accentuano gli effetti positivi sull’ambiente in modo sostanziale rispetto alle normali pratiche utilizzate nel settore dell’acquacoltura;
- Allevamento di nuove specie con buone prospettive di mercato.

Le domande ed i progetti vanno presentati entro e non oltre il 20/06/11